Dallo Spiritual al Gospel contemporaneo

 


In questo sito si definiranno sinteticamente gli elementi di differenza e di continuità della musica religiosa afro-americana fra la fine del XVIII secolo ed oggi.

E' comune, infatti, confondere fra di loro o chiamare con lo stesso nome generi musicali diversi come lo spiritual ed il gospel, a causa sia della ridotta conoscenza di questa musica in Italia, sia del fatto che spesso nel repertorio di gruppi che si esibiscono in chiese e teatri sono presenti brani delle diverse tradizioni. E' vero, inoltre, che gli elementi di continuità sono molti e che brani della tradizione spiritual sono stati spessissimo rielaborati e riproposti in chiave gospel, blues, ecc.

In realtà esistono differenze molto significative fra i diversi generi i quali, pur provenendo da radici comuni, subiscono contaminazioni ed influenze così diverse ed emergono in contesti sociali e culturali così vari da dare origine a prodotti musicali di sapore spiccatamente diverso.


Lo Spiritual

Cronologicamente lo spiritual precede il gospel classico che, a sua volta, precede il gospel contemporaneo.

Una definizione di Spiritual potrebbe essere la seguente:

"Gli spirituals sono le canzoni religiose composte dai negri, mai scritte o stampate, ma trasmesse da una generazione all'altra con aggiunte e variazioni dovute alle diverse circostanze".

Quello che caratterizza lo spiritual è dunque, oltre al carattere religioso (o almeno tendenzialmente tale), il carattere orale e popolare, diverso da quello della musica gospel.

I primi schiavi di colore arrivarono in America settentrionale nel 1619, ma in effetti non esistono testimonianze precise su come si cantassero gli spirituals nel XVII secolo. E' certo però che i neri deportati nelle americhe cantavano, suonavano e danzavano molto, alcuni di essi specializzandosi rapidamente nell'arte del violino e dell'intrattenimento alle feste.

I primi testi che descrivono come si eseguisse uno spiritual risalgono alla metà del XIX secolo e vennero scritti da persone che si trovarono a condividere alcune esperienze con comunità negre.

 

"Il meglio che si possa fare con carta e caratteri da stampa o con la voce, non produrrà che una pallida ombra dell'originale testo spiritual.

Le voci della gente di colore hanno una qualità peculiare che non si può imitare, e le intonazioni e le delicate variazioni del singolo cantante non possono essere riprodotte sullo spartito (...) Non cantano 'in parti', nel senso che noi intendiamo, e tuttavia nessuna voce è uguale all'altra. Il solista inizia il testo di ciascun verso, spesso improvvisando, e gli altri, che costituiscono la 'base', come la chiamano, rispondono con il ritornello o anche lo seguono nell'assolo quando conoscono le parole.

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Appare evidente a molti studiosi che la dimensione religiosa degli spirituals non implica affatto né una forma di rigorosa ortodossia né l'idea di riservarli ai momenti strettamente celebrativi o liturgici. Il doppio senso di molti testi induce piuttosto a credere che la Bibbia e la predicazione religiosa fungessero più come "serbatoio di immagini" a cui attingere figure ed esempi che come punti di riferimento dogmatici ed immobili.

Dal punto di vista musicale, gli spirituals sono definibili come canti popolari di soggetto vario, spesso religioso, cantati ad una o più voci e senza accompagnamento musicale.

Le radici musicali del negro spiritual sono da ricercarsi in tre direzioni: la tradizione africana, il canto popolare bianco, l'inno liturgico.

Di matrice africana sono sicuramente il ritmo, lo stile vocale e la tendenza ad accompagnare il canto con la danza.

I testi degli spirituals sono a loro volta indubbiamente originali, in quanto non riprendono né la tradizione lirica africana né l'innodia protestante, se non a stralci.

Come la musica, anche il testo dello spiritual è di origine popolare, non ha cioè un autore conosciuto, né esistono vincoli a rielaborazioni personali. La stessa melodia può essere cantata in luoghi diversi con testi anche significativamente differenti; nello stesso tempo frammenti più o meno consistenti di testo si possono ritrovare in brani diversissimi.


Il gospel

 

Le origini del gospel risalgono agli ultimi tre decenni dell'800, quando si cominciarono a pubblicare innari ad uso delle chiese nere che comprendevano brani religiosi di vario genere comprensivi di testo e melodia.

Il primo di tali innari fu pubblicato dal ministro metodista Marshall W.Taylor nel 1882.

Nei primi decenni del '900 gli Stati Uniti cominciarono ad essere percorsi in lungo e in largo da "evangelisti". Furono loro a diffondere in tutti gli USA la nuova musica gospel che veniva via via definendosi accanto ad un altro nuovo genere profano, il blues.

Padre della gospel music viene considerato Thomas A.Dorsey, pianista e compositore di Chicago che, dopo una precoce e fortunata militanza nel mondo del blues, in seguito alla partecipazione ad un meeting del reverendo Nix nel 1921, decise di dedicarsi interamente alla musica religiosa.

Le differenze fra gospel e spiritual possono essere così sintetizzate:

  1. I testi Gospel sono di carattere soggettivo ed esortativo, generalmente centrati su un unico tema. I soggetti sono vari, per esempio la conversione, la salvezza, la ricerca di spiritualità. I testi Spiritual sono più orientati sulla comunità e tendono a riferirsi a figure ed eventi biblici;
  2. Le canzoni Gospel sono accompagnate con gli strumenti, che sono parte integrante della performance. Lo Spiritual viene cantato a voce scoperta ed accompagnato con il battito delle mani, il battere del piede per terra; 
  3. Il Gospel è caratterizzato da una consistente intensità ritmica a causa dell'uso di una struttura sincopata e di strumenti a percussione. Lo Spiritual, anche quando è vivace, tende a forme più lineari;
  4. Il Gospel utilizza forma strofiche con versi e ritornelli . Lo Spiritual consiste generalmente di una melodia breve ripetuta con variazioni più e più volte oppure di brevi versi alternati con la risposta dell'assemblea ;
  5. Le radici del Gospel sono urbane, in quanto il Gospel nasce all'interno delle chiese cittadine. Lo Spiritual è musica rurale, nasce nei campi di lavoro e nelle chiese di campagna;
  6. Il Gospel è musica d'autore, cioè in genere esiste un autore per la melodia ed uno (talvolta lo stesso) per il testo: i brani Gospel godono di copyright. Lo Spiritual è musica popolare anche nel senso che non si conosce l'autore di alcun testo né di alcuna melodia; 

Il gospel contemporaneo

 

Simbolica data di nascita del Gospel contemporaneo è il giugno 1966 quando, in occasione di un meeting di gruppi gospel al Madison Square Garden di New York, un coro di 50 voci diretto da Edwin Hawkins interpretò in modo assolutamente originale un vecchio inno battista del '700, Oh Happy Day. Sostenuto da un ritmo di batteria e congas debitore del rock, sulla base di un accompagnamento pianistico in stile Duke Ellington e interpretato da una voce solista di contralto e un coro giovanile, Oh Happy Day fu il primo brano Gospel ad uscire dal circuito delle chiese protestanti nere e vendere in breve tempo centinaia di migliaia di copie negli USA e in tutto il mondo, diventando il simbolo stesso della musica Gospel.

Sospinta da un rinnovato interesse delle case discografiche, la nuova musica Gospel, che sarebbe stata definita Contemporary o Rock Gospel, si sviluppò percorrendo due direzioni: un utilizzo sempre più spregiudicato degli strumenti musicali (fra cui continuò a giocare un ruolo centrale l'organo Hammond) ed un ampliamento del coro che, in contrasto con i gruppi professionisti degli anni '50 costituiti da 4-6 cantanti, raggiungerà in alcuni casi l'estensione di molte decine e talvolta centinaia di coristi.

Cominciarono ad essere disponibili vere e proprie partiture per orchestra e armonizzazioni a 4 o 5 voci per coro misto che comportarono una riduzione degli spazi di improvvisazione per tutte le parti non soliste e la necessità di un adeguato addestramento alla teoria e alla pratica musicale.


 
 
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